Le criticità ambientali del SIN
Le criticità ambientali nel SIN Valle del Sacco sono diverse ed eterogenee.
Nell’attuale SIN oltre alla contaminazione da β-HCH, sono presenti inquinanti derivanti da numerosi insediamenti industriali e aree ad elevato inquinamento atmosferico da traffico autoveicolare.
Nella zona i valori medi annuali delle concentrazioni di sostanze inquinanti e di biossido di azoto, sono più elevate della media regionale. Nell’area è presente un inquinamento atmosferico diffuso dovuto alla presenza di grandi siti industriali, all’uso massivo di biomasse (legna e pellet) per il riscaldamento e alla presenza dell’autostrada. Inoltre, la conformazione geografica della Valle del Sacco ostacola la dispersione degli inquinanti atmosferici.
Inquinamento atmosferico
Le mappe descrittive di distribuzione dell’esposizione ai principali inquinanti atmosferici presenti nel SIN Valle del Sacco (Anni 2011-2015).
Le concentrazioni degli inquinanti sono state stimate da ARPA Lazio attraverso il modello di dispersione FARM e sono espresse in microgrammi/metro cubo (µg/m3).Distribuzione dell’esposizione al materiale particolato di dimensione grossolana (particelle con diametro inferiore ai 10 micron, PM10). Il PM10 presenta una discreta eterogeneità nei livelli nei comuni del SIN, con valori più elevati nel comune di Frosinone. Questo inquinante è condizionato fortemente dal traffico veicolare, ma anche da attività industriali e riscaldamento domestico (specialmente dalle combustioni delle biomasse).
Vai all'immagineDistribuzione dell’esposizione al biossido d’azoto (NO2). L’NO2 è un inquinante prevalentemente prodotto dal traffico veicolare, infatti le concentrazioni risultano più elevate lungo l’asse del perimetro del SIN attraversato dalla rete autostradale, con valori massimi raggiunti nell’area dei comuni di Frosinone, Anagni e Colleferro, tra i più popolati della zona.
Vai all'immagineDistribuzione dell’esposizione all’ozono (O3). L’O3 è un inquinante gassoso che presenta delle concentrazioni più elevate durante la stagione estiva. Questo risulta essere inversamente proporzionale all’NO2 a causa delle reazioni fotochimiche che generano in atmosfera, e questo fenomeno è facilmente visualizzabile sulla mappa di distribuzione dove mostra un andamento opposto.
Vai all'immagineDistribuzione dell’esposizione al materiale particolato di dimensione grossolana (particelle con diametro inferiore ai 2.5 micron, PM2.5) . Il PM2.5, così come il PM10, presenta dei valori elevati soprattutto nell’area centrale del SIN come il comune di Frosinone. Da sottolineare che l’esposizione media nel periodo riporta dei valori al di sopra delle concentrazioni suggerite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) al fine di prevenire effetti sulla salute umana.
Vai all'immagineDistribuzione dell’esposizione al biossido di zolfo (SO2). L’SO2, diversamente dagli altri inquinanti, è un tracciante a carattere prevalentemente industriale. Nel SIN della Valle del Sacco risulta essere più presente nell’area del Comune di Colleferro e Falvaterra.
Vai all'immagineDistribuzione dell’esposizione al benzene (C6H6). Il benzene è un inquinante prevalentemente prodotto dal traffico veicolare, infatti le concentrazioni risultano più elevate lungo l’asse del perimetro del SIN attraversato dalla rete autostradale, e in particolare nella città di Frosinone, che è il comune più trafficato dell’area.
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