Relazione tra esposizione cronica ad inquinamento atmosferico e rischio di mortalità
Nella Valle del Sacco si registrano elevati livelli di inquinamento atmosferico (Fonte: ARPA Lazio) le cui principali sorgenti sono di natura antropica: il traffico veicolare, le sorgenti industriali ed il riscaldamento domestico (biomasse). La conformazione oro geografica del territorio e la meteorologia della Valle del Sacco giocano un ruolo importante nel trattenere gli inquinanti.
L’obiettivo di questo studio è di valutare la relazione tra esposizione cronica ad inquinamento atmosferico e rischio di mortalità per cause naturali, cardiovascolari, respiratorie e tumorali nell’area del SIN Valle del Sacco utilizzando un approccio di coorte.
Lo studio è stato effettuato sull’intera coorte dei residenti nel SIN (218.625 residenti nei 19 Comuni) ed è stata ampliata includendo tutta la provincia di Frosinone per aumentare la potenza dello studio (321.537 residenti nei restanti comuni della provincia di Frosinone), per un totale di 540.162 adulti residenti e vivi al 1° gennaio 2007.
La popolazione è stata seguita nel tempo (follow-up) fino al 31 dicembre 2018 per valutare gli effetti a lungo termine dell’esposizione a inquinanti atmosferici sulla mortalità per causa (mortalità totale, mortalità cause cardiovascolari, respiratorie e tumorali).
I risultati dello studio confermano una associazione tra l’inquinamento atmosferico e le cause respiratorie e tumorali.
Nello studio è stato valutato anche l’effetto combinato dell’inquinamento atmosferico e dello Stato socioeconomico (SES); i risultati evidenziano un effetto di interazione: l’esposizione cronica ai principali inquinanti ha un effetto più elevato sulla mortalità totale e sulla mortalità tumorale tra i residenti in aree con basso SES. Tale risultato conferma che gli effetti delle pressioni ambientali sulla salute sono influenzate dalle condizioni socio-economiche e dagli stili di vita: esposizioni a inquinanti ambientali, stili di vita e condizioni sociali ed economiche rappresentano determinanti di salute che hanno effetti più gravi sui sottogruppi più vulnerabili.
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